depuratori ad osmosi inversa

10 Migliori depuratori ad Osmosi inversa

I 10 migliori depuratori ad osmosi inversa presenti sul mercato

Prenderemo in considerazione quello che il settore di depurazione ad osmosi inversa offre al momento, confrontando caratteristiche, materiali, misure e prezzi. La lista naturalmente tiene conto delle descrizioni fatte dall’aziende produttrici e delle recensioni di alcuni utilizzatori.

Depuratore ad osmosi inversa Proline Plus con sterilizzazione UV

Questo depuratore ad osmosi inversa è pensato per la sanificazione dell’acqua da ogni tipo di elemento indesiderato, partendo dal comune cloro e altri metalli pesanti, per arrivare a batteri e virus presenti ad esempio nei pesticidi o nei prodotti di scarico di aziende e industrie chimiche.

La particolarità di Proline Plus è l’utilizzo della radiazione UV che, interagendo con le molecole dell’acqua, produce ozono, il quale rompe i legami delle particelle inquinanti, in particolare quelli degli agenti patogeni che sopravvivono e si replicano sulle superfici umide. Oltre alla sterilizzazione attraverso la radiazione ultravioletta, questo depuratore ad osmosi inversa usa 5 membrane al carbone attivo con diverso potere filtrante. Nota interessante: le membrane semipermeabili sono corredate dal sistema auto flush che ne determina il lavaggio automatico.

Il sistema di depurazione è dotato di un Kit di installazione che presenta gli elementi necessari per associarlo all’impianto di erogazione dell’acqua della propria abitazione. Il manuale per l’utilizzo è dotato di schemi di montaggio di facile interpretazione ed è tradotto in lingua italiana.

L’erogazione ad impianto finito permetterà di avere un’acqua sanificata e osmotizzata a temperatura ambiente da utilizzare sia per bere che per cucinare in sicurezza.

Le misure compatte sono un punto di forza di Proline Plus infatti il depuratore montato avrà un’altezza di circa 48 cm (compreso di pompa), per un’estensione in lunghezza di 20 cm con una profondità di 18 cm. Il diametro del serbatoio di accumulo sono 26 x 40 cm. Il peso è di circa 14 Kg.

Il depuratore d’acqua ad osmosi inversa Proline Plus è certificato e conforme al D.M. n°174 del 06/04/2004 e a al D.M. n°25 del 07/02/2012 emanati dal Ministero della salute.

Depuratore ad osmosi inversa: PUR Booster Quick

PUR Booster Quick è un impianto di depurazione d’acqua ad osmosi inversa che presenta la modalità di erogazione a flusso diretto con l’implementazione di 7 membrane per il filtraggio e la sanificazione.

Questo tipo di impianto non prevede il serbatoio di accumulo ma l’acqua viene riversata direttamente nelle tubature domestiche. La produzione accertata dalla casa madre è di più di 1500 litri d’acqua giornalieri.

I 7 stadi del filtraggio sono la particolarità di PUR Booster Quick, infatti il sistema installa membrane al carbone attivo di diversa grammatura; si parte dal comune filtro per sedimenti superiori ai 10 micrometri, per arrivare ad una microfiltrazione per particelle superiori agli 0,02 micrometri. A queste membrane se ne aggiunge uno che remineralizza l’acqua rendendola così, oltre che leggera, anche carica dei giusti elementi adatti al metabolismo del nostro corpo.

Il kit di montaggio presenta un sistema di filtri chiamato Twist-Change (facile da smontare e reinstallare), la pompa da 400 GPD, i vari collegamenti adattabili all’impianto pre-esistente, un rubinetto per l’osmosi con la guarnizione in ceramica e infine un intero ricambio di accessori.

La tecnologia Booster, marchio di fabbrica della casa madre, permetterà uno spreco minore di acqua con un’erogazione ottenuta da osmosi inversa di circa 1 litro al minuto con un ridotto ingombro al di sotto del lavello grazie all’eliminazione del serbatoio d’accumulo. L’unica avvertenza riguarda la pressione dell’acqua proveniente dal sistema idrico che deve essere tra 1 e 4 bar.

Depuratore ad osmosi inversa: Finefilters con pompa per osmosi inversa

L’azienda produttrice Finefilters ha nei suoi cavalli di battaglia l’unità per depurazione dell’acqua con osmosi inversa dotata di pompa elettrica con 6 membrane di filtraggio.

Fiore all’occhiello di questo impianto di depurazione è la capacità produttiva che può arrivare, in base ai dati forniti dalla casa madre, fino a 190 litri al giorno con un serbatoio di accumulo di circa 11 litri. L’uso di questo depuratore è strettamente dedicato all’ambiente domestico.

Il kit d’installazione prevede, un impianto completo di tubi e rubinetti cromati con tutti gli elementi necessari ad effettuare un montaggio efficace sulle condutture esistenti.

Il filtraggio operato dalle 6 membrane garantisce un’eliminazione del 98% degli agenti che potrebbero contaminare l’acqua proveniente dalla rete idrica di casa. In base alla qualità degli impianti, le membrane installate sul depuratore ad osmosi inversa Finefilters potranno continuare ad operare con efficienza elevata per un periodo che va da 6 mesi a 3 anni.

Le misure sono contenute: 36 cm di larghezza per circa 50 cm di altezza con una profondità di 20 cm.

Depuratore ad osmosi inversa: AEG osmosi inversa per la filtrazione dell’acqua potabile

AEG azienda leader nel settore della depurazione, ha progettato il suo sistema di depurazione dell’acqua potabile con il sistema di osmosi inversa puntando sulla semplicità di installazione, sulla grande affidabilità dei materiali e sull’efficacia nel risultato di sanificazione e purificazione.

Il processo di filtraggio è in questo caso in 3 fasi. Le tubature dell’impianto esistente porta l’acqua fredda nel depuratore il quale la fa passare in un primo pre-filtro per eliminare i sedimenti più grandi e successivamente avviene un ulteriore micro purificazione da molecole più piccole altrettanto pericolose. L’acqua erogata non avrà più il gusto di cloro, presenza di piombo o fastidiosi odori dovuti ad elementi chimici addizionati per legge. Il filtro, con grammatura di 4 micron, permette la separazione di particelle più piccole dei granelli di polvere.

Il sistema AEG prevede un serbatoio di accumulo e i vari elementi per collegare l’impianto già esistente agli accessori di depurazione ad osmosi inversa.

Le misure, riportate sul pratico manuale d’installazione, sono circa 34 cm di profondità per 28 cm di lunghezza con 33 cm di altezza; si comprende come l’intero sistema di depurazione è facilmente installabile al di sotto di qualsiasi lavello. Il colore bianco del prodotto lo rende esteticamente associabile agli elementi già presenti.

Depuratore ad osmosi inversa: HiKins: depuratore d’acqua ad osmosi inversa A+++

Hikins è un depuratore d’acqua ad osmosi inversa che presenta una capacità accreditata di 125 GPD testato quindi per grandi flussi. Il suo serbatoio d’accumulo è di 3,2 litri e si può adattare a qualsiasi impianto idrico già esistente. La casa produttrice di questo depuratore ha pensato ad un sistema che non usi la pompa elettrica, permettendo quindi quel risparmio energetico consono alla categoria A+++.

Il comune sistema di filtraggio RO permette una purificazione del 100% dell’acqua che esce sanificata dopo il passaggio tra le 6 membrane semipermeabili. Gli strati permettano un’eliminazione di particelle inquinanti superiori al 0,0001 micron; tutti gli ioni metallici indesiderati, i più piccoli agenti patogeni dannosi come virus e batteri, verranno trattenuti e dismessi nei prodotti di scarico.

L’aggiunta della membrana di post filtraggio Level 6 di HiKins, oltre a farci godere di un’acqua leggera, permette di restituirle il giusto grado di alcalinità e le garantiranno il pH appropriato.

Il peso dell’intero apparato di depurazione è davvero minimo, si aggira infatti intorno ai 10 kg e le dimensioni permettono di installarlo anche in mobili ad incasso con misure ridotte. L’altezza di Hikins impianto di depurazione è 37 x 14 x 42 cm.

Depuratore ad osmosi inversa: ForHome Reverse Osmosis

Le piccole dimensioni dell’intero sistema di depurazione ad osmosi inversa fanno di ForHome Reverse Osmosis uno dei top di gamma nella filtrazione diretta dell’acqua potabile della nostra abitazione.

Mentre altri sistemi prevedono un’estensione che varia dai 15 ai 25 cm, questo modello di depuratore riesce ad essere installato in uno spazio largo solo 10 cm.

La capacità di produzione rimane comunque elevata: si parla infatti di una media di 65 litri l’ora, con un risultato di sanificazione che si attesta intorno al 96%

I materiali sono il suo punto forte, infatti la sua scocca è di metallo resistente la quale contiene oltre alla consueta pompa di ricircolo, il pannello di controllo e tutti gli elementi di filtraggio, comprese le due membrane semipermeabili per la sanificazione dell’acqua.

Evidentemente le particelle che rimarranno intrappolate nel sistema di purificazione saranno quelle in media con misure superiori ai 5 micron. La mancata presenza del serbatoio di accumulo, oltre ad avere un innegabile vantaggio salvaspazio, riduce la riproduzione dei batteri e quindi elimina il formarsi di cattivi odori.

Per la manutenzione dei filtri è consigliabile, da indicazioni della casa madre, sostituire le cartucce almeno una volta all’anno. Nell’installazione sarà incluso il rubinetto esterno da installare vicino al lavello tradizionale per l’erogazione dell’acqua osmotica.

ForHome Reverse Osmosis si presenta con un depuratore con una garanzia di affidabilità elevata a costi tutto sommato contenuti, con l’unica pecca di dover rivolgersi ad un idraulico per completarne l’installazione.

Depuratore ad osmosi inversa: WaterBuy Osmosi inversa RO500

L’azienda WaterBuy ha progettato un depuratore ad osmosi inversa che certifica una sanificazione dell’acqua potabile da agenti patogeni, metalli, pesanti, fluoruri e nitrati pari al 98%.

Il sistema è dotato di una serie di filtraggi che intrappolano le particelle inquinanti più piccole per poi passare l’acqua, così purificata, attraverso un ulteriore elemento semipermeabile che elimina qualsiasi tipo di agente contaminante rimasto.

La depurazione ad osmosi inversa denominata RO500 è quella che viene utilizzata dalle varie aziende produttrici di acqua in bottiglia e garantisce un risultato di erogazione molto assimilabile a quello dei prodotti che possiamo acquistare al supermercato.

Dimensioni e peso sono nella media di altri che si possono trovare sulle varie piattaforme online; infatti il manuale riporta le seguenti misure 37 x 45 x 20 cm con un peso medio di circa 10 kg.

L’osmosi inversa di questo sistema di depurazione dell’acqua avviene tramite 5 stadi di filtraggio: il primo si occupa di setacciare gli elementi più grandi come sabbia, sporco e ruggine, il secondo che elimina l’odore trattenendo le particelle di cloro, il terzo che impedisce il passaggio delle particelle sospese e quindi delle impurità, il quarto che trattiene i metalli pesanti (arsenico, cadmio, piombo, cromo), il quinto detto di post-filtraggio dona gusto e il corretto pH all’acqua che poi finirà nelle nostre tavole.

WaterBuy è pioniera nella ricerca scientifica e nella spiegazione della corretta installazione degli elementi di depurazione da parte dell’utilizzatore; trasmette all’acquirente una sensazione di garanzia e sicurezza del prodotto che si andrà a compare.

Depuratore ad osmosi inversa: Smardy Pro 190

Questo depuratore d’acqua ad osmosi inversa utilizza un filtraggio in 5 stadi ed è certificato dall’azienda costruttrice, non solo per l’acqua potabile, ma anche per quella che si utilizza per i comuni acquari domestici.

Le prestazioni sono abbastanza elevate. Nella sua denominazione Smardy pubblicizza in media 190 litri di produzione d’acqua sanificata al giorno. Il serbatoio di accumulo è di circa 11 litri. Il processo di filtraggio da metalli pesanti, calcare, polvere e agenti patogeni è certificato al 99%.

L’acqua prodotta dal depuratore Smardy Pro 190 ad osmosi inversa ha riscontrato diverse recensioni positive in relazione al gusto leggero, con un basso contenuto di sali. Altri commenti a favore, riguardano il montaggio davvero semplice del kit in dotazione che presenta tutti gli accessori necessari.

Anche se l’assenza della pompa di riciclo reca vantaggi dal punto di vista energetico (il prodotto è classificato in classe A+++), purtroppo potrebbe non sopperire all’uso più intenso se collegato anche a lavatrice e lavastoviglie. Il peso totale di tutto l’apparato e le dimensioni sono leggermente superiori in estensione rispetto alla media. La casa madre riporta 28,5 x 24,5 x 46 cm.

Unica pecca relativa comunque ai costi dell’acquisto, nell’unboxing non si troverà in dotazione nessun filtro sostitutivo. Si dovranno richiedere i ricambi contattando il negozio di rivendita online. Questi accessori sono reperibili con facilità.

Depuratore ad osmosi inversa: iSpring 75GPD

Negli Stati Uniti iSpring rappresenta il top di gamma per i depuratori ad osmosi inversa installabili sotto il lavello con pompa per il riciclo dell’acqua. Possiamo affermare, dai risultati, che questo sistema di depurazione dell’acqua ad osmosi inversa è il primo nella lista di gradimento tra i prodotti dello stesso settore.

L’azienda produttrice americana ha un occhio di riguardo per i materiali; all’avanguardia dal punto di vista della robustezza e dell’estetica, il rubinetto in nichel satinato che si associa a quello dell’impianto tradizionale, dona alla cucina un tocco moderno e accattivante. Anche il design degli elementi che si posizionano sotto il lavello è ricercato; le plastiche colorate e sagomate trasformano un mero elemento meccanico-idraulico in un gradevole complemento d’arredo interno.

Alcune sue caratteristiche tecniche sono la produzione certificata di circa 280 litri al giorno, anche in condizioni di pressione dell’acqua in entrata minore ai 45PSI. La pompa elettrica permette di avere una maggiore produzione di riciclo rispetto a quella permeabile.

Il serbatoio di accumulo è di circa 12 litri e i tempi di riempimento si aggirano intorno ai 60 minuti.

Il filtraggio in 5 fasi è simile a quello già descritto per altri depuratori ad osmosi inversa con l’importante optional del solenoide a spegnimento automatico e l’aggiunta del lavaggio autonomo della membrana semipermeabile. Notevole anche il peso contenuto degli apparecchi, il migliore della gamma, circa 9 Kg.

Depuratore ad osmosi inversa: Purificatore Digipure 9000S sopra lavello

L’azienda Filtri Acqua Italia produce da tempo sistemi di sanificazione dell’acqua potabile collegata alla rete idrica presente nell’abitazione.

Il collegamento di Digipure 9000S avviene direttamente al rubinetto tradizionale riducendo al minimo qualsiasi lavoro murario o foro nei mobili della cucina

Il filtro applicato è quello ai carboni attivi da 0,5 micron che permette di eliminare odori sgradevoli intervenendo nel trattenere tutte le particelle di cloro, elemento chimico usato tradizionalmente per sanificare le acque della rete idrica comunale. L’effetto della membrana semipermeabile è riconosciuto anche per alcune sostanze inquinanti prodotto del passaggio dell’acqua all’interno delle normali condutture.

La casa madre certifica un’autonomia di 9000 litri con una portata di circa 4 litri al minuto. Si installa in maniera semplice ed è dotato di un comodo schermo lcd che permette di monitorare la necessità di cambiare la cartuccia di filtraggio. Funziona a batterie le quali però al momento della sostituzione non inficiano la memoria dati, la quale viene archiviata è si ripresenta al momento del nuovo avvio.

I costi rispetto ai tradizionali depuratori ad osmosi inversa che si montano sotto il lavello sono ridotti del 70% con delle misure abbastanza ragionevoli ed adattabili 149 x 170 x 310 mm.

Per determinare la necessità del nostro corpo di acqua e la quantità di cui ha bisogno non è possibile basarsi unicamente sulle sete percepita. Riviste di salute e benessere sostengono che sia importante bere molto ogni giorno, anzi è fondamentale per garantire una buona salute, sia al nostro fisico, che alla nostra mente; l’aspetto esteriore ne trae un grande vantaggio. In questa guida vederemo la lista dei 10 migliori depuratori ad osmosi inversa sul mercato.

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Come funziona l’osmosi inversa e quali sono i vantaggi

La decisione da prendere in relazione a quale strumento utilizzare per rendere il prezioso liquido che sgorga dai rubinetti delle nostre case il più possibile puro, è decisiva. I nostri acquedotti comunali operano a monte un trattamento chimico che deve seguire le normative emanate dalla comunità europea, le quali determinano la definizione di acqua potabile. Purtroppo il risultato finale è un’acqua, tutto sommato purificata, ma maleodorante.

A questo scopo interviene il meccanismo basato su una semplice reazione chimica, che prende il nome di osmosi inversa. Compreso che aprendo i rubinetti di casa abbiamo a nostra disposizione un’acqua che si chiama potabile, ma che non possiamo altrettanto definire pura, applicando ad essa un filtraggio che si ottiene da una membrana semipermeabile, è come se setacciassimo quel liquido carico di diverse sostanze per eliminarne gli elementi considerati indesiderati.

Il filtro, protagonista dei depuratori ad osmosi inversa, è come un controllore che riconosce e permette il passaggio solamente delle molecole con composizione chimica uguale o associabile a quella dell’acqua. L’effetto è un vietato accesso per particelle solide e microorganismi patogeni che hanno struttura molecolare molto diversa dai due atomi di idrogeno e uno di ossigeno che compongono l’acqua.

In pratica, se come nella stragrande maggioranza dei casi, il nostro acquedotto ci fornisce un liquido ricco di sostanze come calcare, cloro, fosfati, fluoruri ecc., senza nessun strumento di sanificazione dell’acqua, questi elementi, da noi ingeriti, dovrebbero essere scissi ed espulsi dalle membrane delle cellule del nostro organismo; con un filtraggio ad osmosi inversa tale processo viene preso in carico dalla membrana semipermeabili installata sul depuratore.

Si potrebbe pensare che con questa attività di depurazione potremmo, è vero, ottenere un liquido senza agenti inquinanti, ma anche del tutto demineralizzato perché privato dei sali che rendono l’acqua veicolo di scambio cellulare nell’essere vivente. Non è così! La membrana non filtra i sali, i quali chimicamente si associano alla molecola dell’acqua senza modificarne la sua composizione; l’accessorio semipermeabile che attiva l’osmosi inversa, quindi, permetterà il passaggio delle molecole necessarie al nostro organismo, in modo da rendere il liquido che passa attraverso di essa, solo più leggero e con un grado di mineralizzazione misurato.

Il processo di purificazione dell’acqua potabile si può associare ad un altro meccanismo che è altrettanto richiesto e necessario nelle nostre abitazioni: l’addolcitura. Con degli strumenti dedicati, i quali installano filtri specifici, si può ridurre al minimo le parti minerali presenti nell’acqua per attenuare l’effetto erosivo che essi avrebbero sulle tubature. Il risultato sarà un’acqua potabile molto leggera e per nulla invasiva, anche nel caso degli impianti collegati alle tubature idriche, come ad esempio lo scaldabagno, le caldaie a condensazione ecc.; si otterrà in questa maniera un notevole risparmio sui costi di manutenzione di elettrodomestici che devono, per forza di cose, interagire con l’acqua comunale.

Come scegliere un depuratore ad osmosi inversa

Prezzo, apparecchiatura installata ed esigenze gestionali e abitative, sono gli elementi che determinano la scelta tra la varietà di depuratori ad osmosi inversa presenti sul mercato. Le aziende che li producono cercano di rendere il più compatto possibile il sistema di depurazione e, più si ricerca questa caratteristica, maggiore sarà l’esborso economico da preventivare.

C’è, essenzialmente, la questione estetica che influenza la scelta del depuratore. Possiamo avere un filtraggio esterno, a vista, con un erogatore dotato della membrana per l’osmosi inversa installato sopra a lavello; in questo caso, il rubinetto potrà erogare acqua liscia o frizzante solo a due temperature o ambiente o refrigerata.

Con l’installazione di un prodotto più complesso che si può però facilmente nascondere nei pressi del sifone collegato sotto il lavello, potremo personalizzare a nostro piacimento il tipo di erogazione. Innanzitutto, si filtrerà, volendo, anche l’acqua calda scegliendo addirittura se depurarla oppure no, e poi in alcuni modelli avremo un termostato di regolazione della temperatura per l’acqua refrigerata. Rimangono le precedenti opzioni dei depuratori esterni che permetteranno la possibilità di avere acqua liscia o frizzante a temperatura ambiente o refrigerata.

Dopo aver scelto l’ubicazione del depuratore, sarà necessario scegliere il tipo di filtraggio (nella maggior parte dei casi prevede una tripla azione). Il procedimento determinato dall’aggiunta di anidride carbonica, per proseguire con il passaggio all’interno di una membra con carbone attivo, per poi terminare il suo percorso in un meccanismo denominato acceleratore ionico magnetico, merita davvero una riflessione. Il risultato sarà un’acqua senza nitriti e batteri grazie all’effetto dell’anidride carbonica, carica solo di sostanze minerali essenziali al nostro corpo con il filtro a carbone attivo e priva del calcare grazie all’attrazione magnetica dovuta dall’accelerazione ionica.

Un depuratore che possiede tutti e tre questi meccanismi può essere definito il migliore, è chiaro che sottraendo uno o più processi descritti prima, potremo risparmiare dal punto di vista economico, ma diminuire sensibilmente la purezza dell’acqua che utilizziamo. I filtri devono essere cambiati periodicamente e nella maggior parte dei casi si possono acquistare attraverso comodi kit facilmente installabili.

Il processo di filtrazione, come si può immaginare, produce uno scarto che dovrà essere dismesso attraverso i tubi di scarico, questo inficia sulla quantità d’acqua erogata dopo il passaggio nel depuratore. Le aziende produttrici affermano che su 5 litri d’acqua che arrivano dalla rete idrica, solo il 20% saranno riversati e persi nei tubi di scarico.

Ci siamo concentrati sull’uso del depuratore ad osmosi inversa per l’ambiente domestico, ma esistono altre situazioni dove questo meccanismo di sanificazione dell’acqua è altrettanto valido come i luoghi di lavoro. Anche in questo caso si potranno operare delle scelte che riguardano essenzialmente l’installazione di un serbatoio o attraverso l’intervento dello scambio diretto. L’acqua refrigerata e gasata sarà disponibile grazie ai cosiddetti frigogasatori che interverranno dopo il processo di osmosi inversa operato dal depuratore.

Due meccanismi all’avanguardia meritano la nostra attenzione. Il primo riguarda i sistemi di depurazione che in fase di installazione o ristrutturazione si possono nascondere sotto al rivestimento dei pavimenti. I costi naturalmente si elevano determinando però due vantaggi oggettivi: un effetto estetico d’eccellenza, perché il depuratore sarà invisibile, ed una riduzione del rumore pari al 99%.

Da ultimo alcune aziende leader nel settore hanno lanciato i sistemi di depurazione con scheda elettronica e microprocessore. Il processo di purificazione è monitorato da un pannello di controllo computerizzato che permette di personalizzare il tipo di filtraggio, la modalità di erogazione e, in alcuni modelli tecnologicamente avanzati, il grado di mineralizzazione. I costi di questi complessi apparati sono elevati (circa 3000 euro) anche se c’è da tenere in considerazione che, avendo un sistema di manutenzione automatica della membrana semipermeabile, dopo l’investimento iniziale, potremo avere un impianto all’avanguardia ed efficiente senza mettere mano al portafoglio per diverso tempo.

Nell’ultimo periodo un fattore che può guidare alla scelta di un depuratore è l’utilizzo della radiazione UV-C per sanificare l’acqua. Questa metodologia risulta efficace e apporta un notevole cambiamento nella composizione molecolare. Potrebbe diventare lo standard del futuro in ambito sanitario ma si può già applicare anche nel nostro quotidiano elevando la standard sicurezza negli ambienti abitativi. I materiali dei quali si compongono i depuratori ad osmosi inversa dotati di sanificazione UV-C sono ancora molto delicati.

Le aziende produttrici stanno ancora sperimentando l’implementazione dell’uso delle radiazioni.

C’è da dire che la radiazione UV-C sembra garantire l’interruzione dei processi di riproduzione di quegli agenti patogeni capaci, se non adeguatamente fermati, di scatenare un’epidemia, anche solo in un piccolo acquario domestico. Qualcuno si è posto una domanda lecita: quale sarà l’effetto finale dell’acqua irradiata in questa maniera? I test di laboratorio hanno dimostrato che i risultati sono eccellenti. In conclusione l’effetto combinato di una depurazione ad osmosi inversa avvenuta grazie ai filtri al carbone attivo, associata alla radiazione UV renderà l’acqua che beviamo capace di ristorare e rigenerare l’intero nostro organismo.

Sapere acquistare un buon depuratore ad osmosi inversa agevolerà ognuno di noi nel mantenere una semplice ma vitale abitudine. Bere otto bicchieri d’acqua al giorno non sarà più semplicemente un dovere, ma anche un piacere.